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Salti, quanti e canzoni

Quando la musica sana le ferite e crea nuove consapevolezze.

Daniele Gabriele è un cantautore chitarrista counselor trainer in A.P.E. che ricerca da anni un punto di convergenza tra la ricerca della bellezza e armonia nel campo musicale e il progetto di fare della propria vita un’opera d’arte. La domanda che egli si pone è: che rapporto c’è tra la capacità umana di creare proprietà emergenti (opere d’arte), usando qualsiasi supporto, una tela, un pezzo di marmo, vibrazioni sonore, parole ecc., solo in pochi momenti topici di ispirazione e la scelta di ogni individuo di ricercare invece l’armonia e la bellezza in ogni istante della propria vita, facendo di essa il vero e più importante supporto per creare l’opera d’arte?

Salti, quanti e canzoni

(spettacolo interattivo)

L’arte induce movimento e prepara il salto quantico

Per salto quantico qui si intende la creazione di un nuovo equilibrio interiore tramite l’acquisizione di una o più, nuove consapevolezze.

 L’idea parte dalla convinzione che una canzone, alla quale qui si vorrà dare, in forma anche mitica se vogliamo, funzione di riferimento alla capacità artistica che è comune a qualunque essere umano (chiunque è in grado di operare delle sintesi artistiche, perché ognuno è portatore di un Io-artista), possa generare un movimento esistenziale significativo nella vita di chi la ascolta.

Per cui nello spettacolo l’autore diventa uno del pubblico che interpreta e si fa fecondare dalla sua stessa opera. Daniele si mette in gioco insieme agli altri e, facendo leva su nodi esistenziali comuni, crea il canale  più appropriato per indurre nel pubblico un ascolto il più possibile attivo, che si potrà trasformare poi, come risultato finale, in un momento fecondo di grande empatia di ognuno con se stesso.

La canzone che esplora il tema scelto potrà trasformarsi così in uno stargate, capace di far intravedere all’ascoltatore  un nuovo personale possibile universo esistenziale, ricco di nuove consapevolezze.

Per esempio nella canzone “Ali di farfalla” il personaggio protagonista, partendo dalla metafora del battito di ali che richiama il suo disagio e prepara l’ascolto del suo sentire profondo, decide di dare una nuova forma alla sua esistenza. Mettendosi in ascolto del suo Sé e partendo dall’incontro con un tu appartenente ad un altro universo (l’universo femminile), utilizza il progetto di coppia come una forma d’arte possibile. L’incontro e la fusione con l’universo femminile diventano l’opera d’arte, il riferimento mitico che induce il movimento e, poi, il salto quantico verso un’orbita dell’esistenza più consona al nuovo grado di maturità e consapevolezza raggiunti. Questo nuovo luogo dell’esistenza nel protagonista della canzone è rappresentato dalla conquistata capacità di entrare più in empatia con l’universo femminile, dunque nella capacità di vivere il tu come altro da sé, dalle proprie egoistiche aspettative e dalle proprie personali aspirazioni e ideali. Ciò lo condurrà in un posto dove l’universo femminile non verrà più vissuto come una tappa necessaria ma limitante; ma come un luogo inesplorato e affascinante, pieno di possibilità e ricchezze.

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